ipoacusia: prevenire si può!

Secondo le stime dell’Oms, l’ipoacusia ad oggi rappresenta un fenomeno assolutamente da non sottovalutare, che colpisce il 5% della popolazione mondiale, ovvero circa 466 milioni di persone. Il 3 marzo 2007 è stata indetta dall’Oms il World Hearing Day, giornata di sensibilizzazione verso i temi che riguardano i disturbi uditivi, ipoacusia e sordità. Lo scopo dell’istituzione di tale giornata è proprio quello di voler focalizzare maggiormente l’attenzione su tali tematiche attraverso incontri, dibattiti o pubblicazioni, incrementando la consapevolezza nella popolazione su ciò che significa e che comporta la perdita uditiva al fine di ottenere sostegno da parte delle istituzioni, degli enti e dalla comunità sui disturbi uditivi e fare il punto sulle azioni da intraprendere per fronteggiare l’ipoacusia.

Le stime sull’ipoacusia

Secondo l’Oms, entro il 2050 saranno oltre 900 milioni le persone che soffriranno perdita uditiva (circa una persona su 10) e ad esserne colpiti non saranno soltanto gli anziani ma anche gli over 50, che risultano ormai sempre più colpiti da tali disturbi. La perdita uditiva reca con se anche una situazione di disagio emotivo che influisce sulla qualità della vita delle persone che ne sono colpite. Relazionarsi con il prossimo diventa sempre più difficile e chi soffre di perdita uditiva tende sempre più ad isolarsi e ad estraniarsi limitando i rapporti con l’esterno e vivendo anche una situazione di disagio e frustrazione che spesso può trasformarsi anche in disturbo depressivo.

Ma non tutto il male viene per nuocere ed i modi per fronteggiare tali disturbi e vivere in una condizione di maggiore tranquillità e serenità esiste! Il tema proposto per quest’anno per il World Hearing Day è proprio “Hearing for life – Don’t let hearing loss limit you” il cui scopo è quello di evidenziare l’importanza di interventi tempestivi ed efficaci per poter garantire anche alle persone che soffrono di ipoacusia o di disturbi uditivi, di poter vivere la propria vita e la propria condizione in maniera tranquilla e del tutto serena, senza provare forme di disagio o di isolamento ma anzi garantendo a tutti coloro che soffrono di problemi uditivi, parità di accesso all’istruzione, al lavoro e alla comunicazione. Le strade da seguire sono due: la diagnosi precoce e l’utilizzo della rimediazione acustica.

ipoacusia apparecchio acustico

Ipoacusia e riabilitazione acustica

Sempre secondo i dati dell’Oms, l’83% delle persone che soffrono di problemi uditivi non utilizzano la protesi acustica nonostante gli innumerevoli vantaggi che essa comporta sulla saluta uditiva (ed emotiva). Tutti infatti trarrebbero beneficio dall’utilizzo degli apparecchi acustici e, sempre secondo le stime dell’Oms, circa il 59% della disabilità dovuta alla perdita uditiva potrebbe ridursi se un ipoacusico utilizzasse un apparecchio acustico, quindi perché non farlo?

Oltre ad una migliore condizione e qualità di vita, diversi sono i vantaggi derivati dall’utilizzo delle protesi acustiche, tra cui un migliore accesso all’istruzione ed alla vita professionale, una maggiore integrazione e partecipazione nella società, un risparmio dei costi legati alla depressione e al declino cognitivo e una maggiore occupabilità e guadagni a beneficio dell’economia. Nonostante tali benefici, ad oggi il ricorso all’utilizzo delle protesi acustiche è molto sottostimato e questo per diverse ragioni, tra cui:

  • Il costo elevato degli apparecchi acustici, impianti, batterie e assistenza;
  • La mancanza di forza lavoro e servizi;
  • Stigma associato alla perdita dell’udito e agli apparecchi acustici;
  • Scarsa sensibilizzazione sui benefici e sui vantaggi derivati dall’utilizzo di apparecchi acustici.

Superare tali lacune si può, ed è proprio per questo che negli ultimi anni l’attenzione delle istituzioni su questi temi non solo è stata sempre più al centro dell’attenzione, ma ha richiesto anche un’azione attiva per fronteggiare tali lacune attraverso:

  • Una riduzione dei costi attraverso la rimozione di dazi doganali e tasse o l’utilizzo di batterie ad energia solare o di provenienza locale;
  • L’introduzione di campagne di comunicazione che affrontano tali tematiche condividendo informazioni accurate e accessibili a tutti;
  • Lo sviluppo di politiche in grado di garantire un facile accesso a tecnologie e servizi di alta qualità;
  • L’applicazione di modelli di erogazione del servizio efficaci adattati alle esigenze e al sistema sanitario del paese attraverso ad esempio una maggiore formazione del personale sanitario o l’utilizzo di piattaforme sanitarie elettroniche e mobili;
  • Un maggiore supporto nella ricerca e nell’innovazione della progettazione e fornitura degli impianti cocleari e degli apparecchi acustici.

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