Passi d’Argento, il sistema di sorveglianza internazionale dedicato alla popolazione anziana dai 65 anni in su, ha elaborato uno studio completo sul quadro di vita e di salute degli ultra sessantacinquenni dal quale è possibile desumere anche quelle che sono le problematiche legate alla perdita dell’udito negli anziani.
Ciò che emerge in primo luogo è che le disabilità percettive legate a vista e udito condizionano le capacità delle persone over 65 peggiorando la loro qualità di vita, inducendo a problematiche come l’isolamento o la depressione ma anche al rischio di cadute con conseguente rotture del femore e forte aggravamento delle condizioni della salute fisica e psicologica. Scopriamo più da vicino cosa è emerso nell’analisi realizzata tra il 2016 ed il 2018.
Lo studio sulla perdita dell’udito negli anziani
Ciò che emerge dallo studio realizzato da Passi d’Argento nell’arco di tempo che va dal 2016 al 2018 sulle condizioni di salute, abitudini e stili di vita delle persone ultra sessantacinquenni, è che uno su 4 presenta almeno un problema sensoriale tra vista, udito o masticazione che non riesce a risolvere nemmeno con l’ausilio di occhiali da vista, apparecchi acustici o dentiere.
I problemi di udito che presentavano gli anziani ultra sessantacinquenni facenti parte del campione di ricerca sono stati indagati non in base ad una diagnosi medica, ma in base alla semplice percezione dei pazienti in relazione al loro modo di sentire o meno i suoni e le voci. Ad essi infatti veniva chiesto di rispondere alla semplice domanda “Sente bene da poter fare quattro chiacchiere con qualcuno?” con una delle seguenti opzioni
- “Sì abbastanza”
- “Sì, solo se indosso l’apparecchio acustico”
- “No, non sento bene”.
Dai dati è emerso che fra gli ultra sessantacinquenni residenti in Italia, il 14% presenta un problema di udito non risolto o non risolvibile con l’ausilio di protesi acustiche. Tale dato è in forte crescita nella fascia d’età che va dai 65 ai 74 anni con il 7% di casi, fino ad arrivare al 22% dopo gli 85 anni. Lo studio ha evidenziato quanto il fattore “sociale” incida in modo significativo su queste percentuali (la quota di persone con problemi di udito è infatti maggiore tra le persone con una bassa istruzione o fra quelle con maggiori difficoltà economiche).
Altro importante elemento di questa analisi riguarda il fattore geografico da cui si denota come al sud Italia è presente una quota quasi due volte più elevata di anziani ultra sessantacinquenni che presenta disturbi di udito rispetto al nord Italia.
La perdita dell’udito negli anziani e il fattore psicologico
È stato più volte evidenziato come i problemi di udito possano incidere sulla qualità e sulla serenità della vita delle persone che ne soffrono. Tali disturbi possono portare infatti a condizioni di disagio, di depressione, di isolamento, ad una scarsa autonomia, quindi a condizioni che si ripercuotono sul tenore di vita e sul benessere sia emotivo che fisico.
Dall’analisi realizzata da Passi d’Argento è stato evidenziato infatti che fra le persone che soffrono di disturbi dell’udito, un’alta percentuale ha dichiarato di restare socialmente isolata e di non parlare o vedere nessuno nell’arco di una settimana normale. Più alta è invece la percentuale di anziani che soffrono di sintomi depressivi o di chi ha avuto una brutta caduta nei 30 giorni precedenti l’intervista. Il 6% degli intervistati ha dichiarato infine di ricorrere all’ausilio di un apparecchio acustico per risolvere il proprio deficit uditivo, così da poter inoltre migliorare il proprio tenore di vita, evitando problematiche come l’isolamento o la depressione.