Per noi è necessario e fondamentale il parere del medico specialista otorinolaringoiatra.
Con perdita uditiva si intende una ridotta capacità di percezione dei suoni normalmente udibili all'orecchio umano e di conseguenza una parziale discriminazione del parlato a seconda del deficit uditivo.
Nonostante la perdita uditiva venga solitamente associata all’anzianità, questa può colpire uomini e donne di qualsiasi età.
Con una qualità della vita in continuo cambiamento in termini di interessi e di attività, si parla sempre più di socioacusia (deficit uditivo legato alla esposizione ambientale/sociale) e sempre meno di presbiacusia, che tendeva ad etichettare l'individuo con deficit dell'udito come anziano.
Oggi colui che conduce una vita attiva e dinamica tende infatti a manifestare precocemente il difetto uditivo fisiologico, affacciandosi sin da subito al mondo degli apparecchi acustici. Un mondo che grazie alle moderne tecnologie si presenta all'utente in modo accattivante, con linee estetiche e prestazioni sempre più innovative e performanti.
Si manifesta per problemi che interessano l'orecchio esterno e medio. Questo tipo di perdita uditiva può nascere per cause diverse: dall'accumulo di cerume nel condotto uditivo alla perforazione del timpano, dalla presenza di liquidi nell'orecchio medio (ad esempio otiti catarrali) a danni ben visibili sugli ossicini dell'orecchio medio stesso. La presenza di una di queste cause impedisce al suono di essere trasmesso correttamente.
Si manifesta quando le cellule sensoriali dell'orecchio interno vengono danneggiate, compromettendo in modo permanente la percezione di alcuni suoni e conseguentemente del parlato. Questo tipo di perdita può avere cause diverse che vanno dal naturale processo di invecchiamento, all'eccessiva esposizione ai rumori. Il danno nella maggior parte dei casi di perdita uditiva neurosensoriale è permanente.
In questo caso sono presenti danni sia a livello dell’orecchio medio che dell’orecchio interno. L’ipoacusia mista nasce infatti dall’unione di fattori trasmissivi e neurosensoriali. Sarà naturalmente sempre il medico otorinolaringoiatra a valutare, effettuando gli esami necessari, la natura del calo uditivo e la terapia più appropriata da scegliere.
La perdita uditiva può insorgere a qualsiasi età e per qualsiasi motivo. Tra le cause più comuni c’è sicuramente il fattore anagrafico (Età) e la sovraesposizione a forti rumori. L’ipoacusia può insorgere, inoltre, per motivi differenti. Qui di seguito elenchiamo alcune delle cause più comuni di calo uditivo:
L’insorgere di una perdita uditiva è un processo in molti casi lento e di conseguenza difficile da riconoscere nell’immediato.
Ai fini del nostro intervento sarà necessario e fondamentale ascoltare il parere di un medico specialista otorinolaringoiatra che, visitando il paziente e sottoponendolo agli esami diagnostici più opportuni, saprà individuare la causa dell’ipoacusia, consigliando al paziente di sottoporsi a un percorso audioprotesico per recuperare buona parte del proprio udito e migliorare la propria vita in termini qualitativi.
L’ipoacusia può essere presente sin dalla nascita o svilupparsi successivamente durante l’infanzia o in età adulta. I sintomi dell’ipoacusia possono variare a seconda della causa.
La perdita dell’udito si può sviluppare gradatamente nel corso del tempo, in particolare per fattori associati all’esposizione al rumore o più comunemente associati all’età.
L’ipoacusia può manifestarsi più rapidamente se connessa alla presenza di cerume in eccesso, infezioni o malattie nell’orecchio.
L'acufene (ronzio, rumore, sibilo, fruscio, ticchettio) è la percezione di un suono nell'orecchio in assenza di uno stimolo sonoro esterno e per questo definito 'soggettivo'. L'acufene, per dirla con parole semplici, è una specie di 'allucinazione uditiva'. In circa il 40% dei casi si è in grado di correlare l'acufene con la presenza di una specifica patologia a carico dell’orecchio, ma nel restante 60% dei casi è difficile risalire alla precisa causa che ne ha determinato l'origine.
Talvolta l'acufene è un fenomeno temporaneo e totalmente reversibile, mentre in altri casi esso costituisce un sintomo ricorrente, spesso invalidante, che si ripercuote negativamente sulle normali attività quotidiane.
Partendo dalle opportunità terapeutiche offerte dalla sound therapy (terapia del suono) e dalle varie tipologie di mascheramento utilizzate, si è in grado di consigliare al paziente l'utilizzo di tecnologie innovative dimostratesi utili ad assicurare, in una elevata percentuale di casi, una notevole attenuazione dell’acufene, arrivando a renderlo accettabile e di conseguenza non invalidante.
Affidati alla Professionalità
del nostro Studio OtoAcustico.