Perdita udito e alimentazione: esiste un legame?

Secondo una ricerca statunitense dell’Università di Harvard, esiste un legame ben definito tra la perdita dell’udito e l’alimentazione. La ricerca ha dimostrato che mangiare sano e seguire una dieta ben equilibrata aiuta a prevenire la perdita dell’udito nei soggetti femminili. Ma da cosa dipende tutto ciò? Scopriamo più a fondo i dati emersi da questo studio.

Perdita udito e alimentazione: lo studio

Lo studio realizzato dall’università di Harvard ha preso in considerazione un campione di ricerca composto da più di 80.000 donne, che sono state seguite per circa 22 anni. Considerato che l’invecchiamento rappresenta uno dei fattori principali legati alla perdita dell’udito, lo scopo dello studio è stato quello di verificare in che modo i fattori ambientali, tra cui appunto la dieta e l’alimentazione, possano essere in grado di determinare una variazione nel fisiologico decadimento della perdita uditiva.

Mangiare bene aiuta a stare bene, e questo può rivelarsi utile anche per sentire bene” commenta Sharon Curhan, l’autrice dello studio. Ciò che è emerso ha confermato infatti la tesi secondo cui, tutti coloro che hanno seguito una dieta sana ed equilibrata, hanno sviluppato un rischio minore di perdita uditiva rispetto a coloro che invece seguivano una dieta sregolata e poco sana.

perdita udito alimentazione

Correlazione tra diete nel rapporto tra perdita dell’udito e alimentazione

Gli studiosi hanno poi analizzato le correlazioni tra differenti tipologie di diete ed il rischio di sviluppare una perdita uditiva, seguendo sempre il campione di ricerca composto da circa 80.000 soggetti di sesso femminile nel corso degli anni. Le diete che sono state poste a confronto sono state:

  • Dieta mediterranea con olio extravergine di oliva, cereali, legumi, verdure, pesce e moderata assunzione di alcol;
  • Diete più ricche di frutta, verdura, latticini a basso contenuto di grassi e povere di sodio, utili per un maggiore controllo della pressione sanguigna;
  • Diete con componenti intermedie ma più concentrate su qualità del grasso, assunzione di fibre, cereali e multivitaminici.

Ciò che è emerso da quest’ultima analisi è che i soggetti che hanno seguito tali regimi dietetici, hanno mostrato un rischio minore di sviluppare un peggioramento della salute uditiva, rispetto a coloro che invece hanno seguito un regime alimentare sregolato e poco sano. Ciò dimostra che l’assunzione di vitamine, sali minerali e grassi non solo può influenzare la salute dell’udito, ma che l’azione di tali micronutrienti sullo stress ossidativo contribuisce a salvaguardare la salute dell’orecchio.

Considerato che in Italia sono più di 7 milioni le persone che soffrono di perdita dell’udito e che tali disturbi spesso sono legati anche a condizioni estreme di isolamento, disagio o depressione, dovuti alla ridotta capacità di comunicazione e di relazionarsi con il prossimo, risulta fondamentale sin da giovani attenersi ad un sano regime alimentare per poter contribuire a salvaguardare, così, la salute uditiva.
Nel paese che ha “inventato” la dieta mediterranea, questo consiglio è ancora più facile da seguire.

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