inquinamento acustico in casa

L’inquinamento acustico è un problema ormai presente in quasi tutte le case e gli uffici moderni, specialmente all’interno delle città. Negli anni della ripresa economica, le uniche norme a favore della tutela del cittadino contro l’inquinamento acustico erano soltanto l’art. 659 del Codice Penale e l’art. 844 del Codice Civile, in vigore ancora oggi.

È solo negli anni 90 che tale presa di coscienza contro i rischi derivati da un inquinamento acustico eccessivo divenne sempre più forte e fu così che iniziarono a presentarsi sul panorama nazionale le prime normative a tutela dell’inquinamento acustico sia in campo ambientale che industriale. Nell’ambito edilizio però, si verificò un notevole ritardo. Non è raro infatti che in gran parte delle abitazioni che sono state costruite prima degli anni novanta, si viene ancora disturbati da rumori provenienti dall’esterno o dalle stanze vicine essendo soggetti ad un inquinamento acustico abbastanza forte.

inquinamento acustico casa

Come diminuire l’inquinamento acustico in casa

Secondo la definizione ufficiale, siamo in presenza di inquinamento acustico tutte le volte che ciò può “provocare fastidio o disturbo al riposo ed alle attività e pericolo per la salute”. Per poter vivere in maniera tranquilla, il rumore non dovrebbe superare i 50 decibel (42 decibel invece per quanto riguarda il riposo). Come intervenire dunque per cercare di limitare l’inquinamento acustico nelle proprie case? Ecco di seguito dei consigli utili e delle misure da adottare per poter migliorare il comfort acustico all’interno delle proprie abitazioni:

  • Individuare le aree più soggette al rumore: la prima cosa da fare è senza dubbio l’individuazione delle aree della casa in cui passano maggiormente i rumori per poter poi aumentare l’isolamento acustico tra gli ambienti domestici e quelli da cui proviene il rumore.
  • Curare la tenuta al rumore dei serramenti: se la vostra abitazioni si trova in aree molto trafficate o vicino ad aeroporti, autostrade o stazioni, allora dovrete intervenire sui vetri, sul telaio, sulle guarnizioni di battuta e sul cassonetto dell’avvolgibile. Ad esempio è necessario valutare lo spessore e la tipologia dei vetri e della camera d’aria e la possibilità o meno di impiegare gas pesanti per tali intercapedini.
  • Isolare i cassonetti dell’avvolgibile: per ridurre l’inquinamento acustico basterà infatti utilizzare materiali fono-assorbenti per il loro rivestimento.
  • Prestare attenzione ai fori di ventilazione: questi risultano indispensabili, oltre ad essere previsti dalla legge, in tutti quegli ambienti in cui è prevista la combustione del gas metano, evitando così le intossicazioni da monossido di carbonio. Considerato che tali fori di ventilazione possono essere fonte di rumore, di recente sono stati brevettati dei silenziatori il cui scopo è quello di ridurre l’inquinamento acustico causato consentendo soltanto il passaggio dell’aria e non quello del rumore.

Attraverso l’attuazione di tali interventi sarete sicuramente in grado di ridurre l’intensità dell’inquinamento acustico nelle vostre case, ma nel caso in cui tali operazioni risultassero insufficienti, allora bisognerà intervenire in modo più impegnativo anche sulle pareti perimetrali.

Questo sito web utilizza cookie. Continuando la navigazione si accettano gli stessi.