Nonostante l’avanzare dell’età, sia inquadrato come una delle cause più incidenti per l’ipoacusia, bisogna aggiungere però che anche l’inquinamento acustico gioca un ruolo molto rilevante. Se il livello di rumore supera una certa soglia, in particolar modo quella di 85 decibel che secondo l’OMS può essere distruttiva per le nostre orecchie, possono presentarsi non solo dei disagi o dei fastidi, ma nei casi più gravi anche dei disturbi fisici e psicologici che possono compromettere lo stato di salute dell’individuo.
L’inquinamento acustico in città
L’inquinamento acustico in città è un fenomeno ormai in forte crescita. Ogni giorno infatti siamo bombardati da stimoli e da rumori esterni in modo così costante da non rendercene più conto, sia all’interno delle nostre case tra dispositivi, elettrodomestici, tv, impianti idraulici ma soprattutto all’esterno delle nostre case con i rumori delle citta: il traffico, le automobili, gli aerei, i treni, insediamenti industriali ecc.
È solo negli ultimi anni che si è sviluppata una maggiore consapevolezza dei pericoli e dei disturbi che possono derivare dall’inquinamento acustico eccessivo ed è proprio a fronte di ciò, che l’intervento di enti ed istituzioni che abbiano lo scopo di vigilare, controllare e limitare le sorgenti di rumore, è diventato sempre più richiesto. L’attuazione di piani di risanamento acustico, un nuovo sistema di normative e strumenti di pianificazione sono solo alcuni degli strumenti a disposizione utili all’interno di questo scenario per limitare e contenere l’inquinamento acustico.
L’importanza dei suoni naturali contro l’inquinamento acustico
L’aumento dei livelli della soglia del rumore percepito, o meglio dell’inquinamento acustico, sta diventando talmente elevato che in alcune zone rischia di sovrastare addirittura il rumore ed i suoni della natura e dell’ambiente che, al contrario, sono in grado di apportare diversi benefici sia a livello fisico che psicologico. Il rischio che si presenta è che le nuove generazioni potrebbero persino arrivare ad ignorare l’esistenza dei suoni soavi della natura per effetto dell’eccessivo inquinamento acustico che invece tende a diventare sempre più intenso. A tal proposito Kurt Fristrup parla di una “nuova sordità” causata sia dalla riduzione della capacità uditiva verso i suoni dell’ambiente sovrastata dagli eccessivi rumori e stimoli dell’inquinamento acustico a cui siamo soggetti quotidianamente e sia dalla ormai ridotta abitudine di soffermarci ad ascoltare realmente ciò che ci circonda, i suoni più naturali e più veri dell’ambiente ovvero quelli della natura, fondamentali per la nostra salute psico-fisica.
Lo studio condotto da Derrick della Pennsylvania State University su un campione di uomini e donne di età compresa tra i 25 ed i 55 anni, ha dimostrato come l’ascolto dei suoni naturali sia in grado di restituire sensazioni positive e di benessere a persone che hanno subito un evento o un periodo di forte stress, aiutandole a recuperare energie fisiche e mentali.
Sensibilizzati su questa tematica, un gruppo di studenti del corso di Architettura d’interni dell’Estonian Academy of Arts ha realizzato delle installazioni in legno di forma conica immerse nei boschi estoni, con lo scopo di amplificare quei suoni naturali provenienti da tutte le direzioni e che spesso ci sfuggono, e restituirli come una dolce melodia all’interno di questi coni. Il risultato? Un vero e proprio concerto di melodie naturali che fa bene al corpo e alla mente!